Il valore del tempo

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Guardando la pioggia battente dalla finestra sono stata assalita dalla frustrazione di non poter approfittare del week end tanto atteso. Certo, ho potuto sistemare un po’ di cose a casa e cucinare qualcosa in anticipo per la settimana “guadagnando”un po’ di tempo, ma avrei preferito usare quel tempo in compagnia della famiglia, degli amici o semplicemente a camminare, a passeggiare o a leggere uno dei libri che aspettano da un po’ di tempo sul comò. Il fatto è che siamo tutti oberati di cose da fare oltre al lavoro,  agli impegni, agli imprevisti, ai “casini” della vita. 

Quanti abbonamenti in palestra facciamo ad inizio anno che poi lasciamo per mancanza di tempo o perché c’è qualcosa di più urgente, importante da fare? 

Ho cercato, quindi,  di quantificare il  valore del tempo in termini economici e di benessere, concentrandomi sopratutto sul “tempo” speso in faccende domestiche che potrei delegare a vantaggio di spazio temporale a disposizione  per dedicarmi ad attività che mi fanno  stare meglio fisicamente, mentalmente e socialmente. So bene che non tutti possono permettersi una donna delle pulizie ma forse si… se si fa l’arbitraggio giusto nelle nostre spese. 

Sappiamo che questi tempi sono duri con un’inflazione così alta ma basterebbe, come sto facendo io, cominciare a ridurre le spese futili; utilizzare la rete di parenti ed amici per beni e strumenti che sono da utilizzare una tantum e che quindi possono essere richiesti in prestito; resistere allo shopping compulsivo. Con queste piccole “accortezze” sono riuscita a mantenere una comodità essenziale, ovvero una ditta delle pulizie che viene a casa  3 ore a settimana il venerdì pomeriggio e mi libera del carico mentale delle pulizie  e che mi permette di utilizzare  meglio il mio tempo e la mia energia (molto ridotta il venerdì…) per attività che mi fanno riprendere fiato. 

In effetti il concetto dei servizi alla casa, alla persona o alla conciliazione vita-lavoro è antico quasi quanto l’uomo  ed oggi, dove la necessità di tempo è universalmente riconosciuta come priorità, proliferano servizi per ogni tipo di budget capaci di sollevarci da “incombenze” piccole o grandi a favore del “tempo libero”.

Ricordo le conclusioni del più lungo studio sulla felicità (durato 75 anni) dell’università di Harvard: a) usare il tempo per le relazioni «.. che creano stimoli mentali ed emotivi che sono un fattore automatico di miglioramento dell’umore, mentre l’isolamento è un elemento di disturbo»; b) l’assunzione di un tipo di atteggiamento esistenziale basato sul «non preoccuparsi delle piccole cose», concentrarsi unicamente sulle cose davvero importanti rende più felici. 

Mi dà soddisfazione sapere che AssistApp cui missione è dare una mano sia parte di questo uso benefico e felice del tempo.

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